L'archeoastronomia è una combinazione di studi astronomici e archeologici; rappresenta la conoscenza e comprensione che gli antichi abitanti della Terra avevano dei fenomeni celesti (fonte wikipedia).      Con questa premessa introduco uno dei temi fra quelli che preferisco affrontare nelle mie opere pittoriche: l'archoastronomia.

Il dipinto che apre questo argomento ritrae un cerchio di pietre tipicamente europeo...  non si tratta di un ritratto, ma piuttosto di uno slancio artistico di diversi anni fa, quindi non ha un nome specifico ma ben rappresenta la rassegna di opere alle quali intendo dare risalto parlando di archeoastronomia.       

Una passione che viene da lontano:     Ho acquisito da mio padre oltre all'indole artistica anche quella per la ricerca archeologica amatoriale;  ricordo che soprattutto a fine inverno durante le uscite pittoriche en plein air lui era solito dedicare parte del suo tempo anche alla ricerca di qualsiasi cenno di antiche civiltà fra le friabili zolle di terra nei campi arati, tipiche del momento del disgelo.      Abitando alle porte della Franciacorta in provincia di Brescia (una zona che peraltro si presta tutt'ora a tali ricerche) ed influenzata dall'importanza della Valle Camonica, territorio non troppo lontano da casa e noto per le scritture rupestri e gli insediamenti dei Camuni, sin da bambina mi sono abituata a soffermarmi su luoghi che "sentivo" particolari e su casuali formazioni di pietre nel tentativo di ricercare un orientamento che le rapportasse al cielo stellato....    Ora, dopo molto tempo, penso che con questa mia ostinazione tentassi di giustificare il mio innato amore per il cosmo; la cosa certa è che l'astronomia è una disciplina che già allora attirava la mia attenzione.    Posizioni ed orientamento dei massi erano per me oggetto di curiosità e di studio, spesso con conclusioni deludenti o incomplete che lasciavano in sospeso le mie supposizioni e molti dei miei interrogativi....   Con il passare dei decenni, grazie alla mia formazione e l'avvento di internet, ho potuto dare una dimensione diversa al mio innato senso di ricerca: la possibilità di rapportarmi con ricerche e ritrovamenti paralleli mi ha aiutato a perfezionare il mio punto di vista su questa affascinante materia, l'archeoastronomia, alla quale mi dedico sviluppandola anche per mezzo dell'arte.

Cenni storici: Il territorio delle alpi e prealpi lombarde è ricco di alture isolate, attualmente sovrastate da piccole chiese o monasteri visivamente allineati fra loro, quindi l'istinto mi dice che in epoche remote lì esisteva probabilmente ben altro che luoghi di culto cristiani.     E' noto che fonti d'acqua ed alture erano fra i luoghi preferiti dai celti, ed anche il nostro territorio che ne è ricco non fa eccezioni;   un esempio eclatante è il colle Cidneo che sovrasta il centro cittadino e sul quale si erge il noto castello. E' risaputo che il castello è stato costruito nei secoli sopra un antico insediamento celtico risalente al 1200 A.c. durante l'età del bronzo, quando Brescia era chiamata Bric o Briga (radici celtiche che significano monte, altura o fortezza) ....   un luogo strategico molto ambito anche dagli antichi romani che, dopo diverse vicissitudini, nel 27 A.c. designarono Brixia colonia romana e trasformarono le strutture celtiche in altro ... ecc ecc.            Di esempi di antichi insediamenti celtici, se non addirittura neolitici, ce ne solo diversi nei dintorni della città.  

La mia ricerca:   Da piccola potevo disporre di una discreta libreria in quanto mia madre era impiegata in una nota casa editrice (fra questi libri cito con orgoglio la presenza di una pietra miliare: la prima edizione in italiano datata 1950 de "la Conquista dello Spazio" un testo con illustrazioni di Chelsei Bonestell, il celebre artista progenitore della Space Art)     quindi, dapprima per mezzo di encicloperie e qualsiasi libro di astronomia e di archeologia classica, e successivamente attraverso il web, sono riuscita ad acquisire negli anni un gran numero di riferimenti alla Costellazione del Cigno, il Cygnus, alla quale appartiene Alpha Cygni, la stella con la quale condivido il nome Deneb.     E' sorprendente come antichi popoli abitanti di luoghi molto distanti fra loro ed a diverse latitudini sulla Terra, conoscessero, interpretassero ed onorassero, anche se a modo loro e dando nomi diversi, le medesime stelle!       Un grande supporto l'ho ricevuto negli ultimi anni da Andrew Collins, il quale intorno al 2000 ha cominciato a pubblicare ciò che stavo cercando:  libri come "Il mistero del Cigno" (tit. orig. The Cygnus Mistery),  e poi "Sotto le piramidi" (tit. orig. Beneath the Pyramids), "Gobleki Tepe, la genesi degli dei" (tit. orig. Göbekli Tepe - Genesis of the Gods), "Percorso dell'Anima" (tit. orig. Path of Soul) per citarne alcuni che hanno reso noto le sue ricerche rivolte proprio alla stella Deneb della Costellazione del Cigno, e le sue convinzioni che aprono la nostra mente a nuovi punti di vista in merito alle classiche scoperte archeologiche... affascinante e di grande spunto per i miei lavori pittorici! 

Negli anni ho imparato ad osservare, ricercare, sperimentare.    Come ho già scritto in un precedente intervento, quando guardiamo il cielo lo stiamo osservando di fatto come era nel lontano passato, e quindi secondo questo principio, ad esempio la luce di Deneb Alpha Cygni, stella talmente distante che la stima degli "anni luce" che ci divide da lei è ancora approsimativa, ed i dati finora riportati oscillano dai 1600 ai 3500 a.l. (anni luce), ha impiegato tale tempo per raggiungere la Terra. (leggi il post precedente)     Non posso evitare di riflettere su cosa potessero vedere i popoli antichi nel cielo stellato, gli stessi che hanno eretto monumenti di pietra al fine di proiettare il cielo sulla Terra.

Il mia missione di pittrice di Space Art, in qualità di Artist Member della IAAA (International Association of Astronomical Artists - www.iaaa.org),  non è solo quella di ritrarre situazioni con "allineamenti" di pietre già noti, rappresentandoli celebrandone ed esaltandone peculiarità e simbologie, ma anche di ipotizzarne di nuovi sfruttando quanto nella vita ho personalmente intuito.   Tengo a precisare che le mie visioni d'artista non hanno l'intento di rivoluzionare ciò che gli studiosi, sicuramente molto più formati di me, hanno finora appurato;    stimo moltissimo ricercatori come Andrew Collins (The Cygnus Mistery) ed Adriano Gaspani (Archeoastronomia), autori di testi che sono per me un'inesauribile fonte di ispirazione; proprio per questo motivo, anticipo che pubblicherò sicuramente anche passi tratti dalle loro pubblicazioni a supporto dei miei lavori artistici.

Deneb

 

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